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Mostra fotografica "Saharawi. Oltre l'attesa": venerdì l'inaugurazione

Saharawi
21-03-2023

Verrà inaugurata venerdì 24 marzo, alle ore 18 alle Scuderie Medicee, la mostra fotografica “Saharawi. Oltre l’attesa” di Renato Ferranti.

La mostra, curata da Stefano Corso e costituita da 25 fotografie riprodotte in grande formato, è la sintesi per immagini del periodo in cui Ferrantini si è recato nei campi profughi saharawi, dal 18 al 25 febbraio 2023, assieme alla missione umanitaria promossa dall'associazione Città Visibili Aps: scatti straordinari sulla condizione di vita dei campi, affiancate da significative interviste realizzate alla popolazione incontrata sul futuro del popolo saharawi.

“Abbiamo voluto promuovere questa mostra con l’obiettivo di sensibilizzare sul presente e sul futuro del popolo saharawi, facendo risuonare, attraverso le bellissime foto di Ferrantini, gli sguardi e i punti di vista delle persone incontrate affinchè possano divenire un motivo di riflessione condivisa il più larga possibile”, afferma Giacomo Mari, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Poggio a Caiano, che si è recato nei campi profughi del popolo saharawi per rafforzare il patto di amicizia che lega Poggio a Caiano alla Dayra di Aguenit dal 1999.
“Grazie a questa mostra fotografica - aggiunge il sindaco Francesco Puggelli - la situazione di chi vive nei campi profughi del Saharawi adesso può essere conosciuta. E la conoscenza di una situazione di conflitto è il primo passo per il cammino che vi porti la pace”.

All’inaugurazione della mostra, che ha ricevuto il patrocinio e il contributo di Aiccre Toscana, interverranno il sindaco Francesco Puggelli, l’assessore alla Cultura Giacomo Mari, la segretaria regionale AICCRE e presidente della Commissione regionale lavoro e sviluppo economico Ilaria Bugetti, la rappresentante del Fronte Polisario in Italia Fatima Mahfud, la presidente dell’Associazione Città Visibili Aps Nadia Conti.

 “Le foto di Ferrantini” scrive Stefano Corso, curatore della mostra “compongono questa esposizione capace di mostrare umanità, dignità e speranza agli occhi di chi quei posti non solo non li ha mai visti ma forse li anche ignorati, fornendo uno stimolo ad approfondire, conoscere e indagare. I luoghi sono fatti di persone, le persone della loro cultura e del territorio dove sono cresciute e a cui appartengono. Ma se il territorio dove vivi non è il tuo e non ti appartiene, cosa sei? Puoi studiare quanto vuoi, documentarti, relazionarti con chi un luogo l’ha visto, ma finché non lo affronti in prima persona, parli con chi ci vive ogni giorno, ne respiri gli odori e tocchi la terra con le dita, lo osservi tramite una macchina fotografica, compiendo quella sintesi unica che solo la fotografia può restituire tra concetto, emblema e percezione non puoi dire di aver tentato di comprenderlo e interpretarlo veramente”.

Renato Ferrantini è nato a Roma e si dedica al tema delle migrazioni dal 2015, come volontario dell’Associazione Baobab Experience, percorso sul quale ha realizzato la mostra “Piazzale Maslax: una richiesta d’aiuto, di speranza” (2019). Reportage fotografici hanno accompagnato i suoi viaggi ad Algeri (2018), lungo la rotta balcanica della Bosnia e nel Kurdistan iracheno con le associazioni One life Onlus e Verso il Kurdistan (entrambi nel 2019). A marzo 2022 ha realizzato per DINAMOPress un racconto per immagini dai confini ucraini di Romania e Moldavia. Parallelamente segue gli eventi di attualità sociale con particolare attenzione alle mobilitazioni studentesche, alle campagne per i diritti civili e alle lotte contro le discriminazioni etniche e razziali. Ha pubblicato su Il Manifesto, Il Venerdì di Repubblica, Ansa, L’Essenziale, Left e Witness Journal. Collabora con le associazioni Emergency, ADMO (Associazione donatori di midollo osseo).

La mostra resterà aperta fino al prossimo 8 aprile, ad ingresso libero, con i seguenti orari: lunedì 9-13, da martedì a venerdì 9.30-13 e 14-18.30, sabato e domenica 10-13 e 15-18.

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