Il 22 dicembre 2023 inaugura la mostra "La collezione del Museo. Acquisizioni, opere inedite".
Scuderie Medicee, 22 dicembre 2023 - 14 gennaio 2024, Salone espositivo "L. Corsetti"
La collezione del Museo. Acquisizioni, opere inedite.
A cura di Luigi Cavallo e Giulia Ballerini
In mostra opere di:
Augusto Alvini, Guido Biasi, Luciano Borin, Fabrizio Breschi, Renato Cantinelli, Stefano Cipolat, Carlo Cresti, Francesco Inverni, Remo Lazzerini, Bruno Rosai, Leopoldo Paciscopi, Giancarlo Pozzi, Maria Luisa Simone, Maurizio Simonetta, Marcello Simonetta
Inaugurazione sabato 22 dicembre ore 18.00
La mostra è aperta fino al 14 gennaio 2024 tutti i giorni, escluso il 25 dicembre,
in orario 10.00-13.00 / 14.30-17.30.
Ingresso libero.
COMUNICATO
Per l’istituzione di un centro espositivo e culturale nelle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano si scelse, alla fondazione nel 2009, la denominazione Museo Soffici. Qualche anno dopo si completò l’insegna: Museo Soffici e del ’900 italiano.
Fu segnato in tal modo un indirizzo di studio, la strada su cui le iniziative dell’Amministrazione comunale sarebbero state attive.
Con il procedere del programma di mostre, talune di impegnativa organizzazione e con ampio concorso di studiosi, si è creato intorno all’istituto museale di Poggio a Caiano un consenso di pubblico e critica che ha mosso anche l’attenzione di alcuni artisti e di loro eredi.
Si è così concretizzata una serie di donazioni; ora le presentiamo in ristretta silloge, come un repertorio di riferimento che auspichiamo si allargherà, sempre con lo scopo di documentare il ’900 italiano nelle sue complesse vicende e tendenze.
Il patrimonio del Museo non è solo da custodire, ma si intende dinamico e stimolante, utile alla crescita del linguaggio plastico-figurativo e alla lettura di ciò che è stata ed è la nostra tradizione, la nostra capacità di rendere il contemporaneo, di come si svolge il nuovo raccordo fra arte e società, fra arte e vita.
Al di là delle contingenze che attengono alla volubilità delle mode, alle esibizioni velleitarie o di semplice provocazione, sono state acquisizioni scelte senza dimenticare che il nostro artista di riferimento è Ardengo Soffici e che il suo messaggio estetico e critico ha motivazioni ben solide nella storia: dare alle immagini una destinazione e un ordine, una leggibilità; e considerare la creazione un modo eletto per tener desto il rapporto con il pubblico.
Nessuna preferenza rivolta al passato, ma del passato teniamo conto, un insieme di gusto e di pensiero che dia respiro e spessore a quelle costanti, idee formali, tensioni ideali, che, in definitiva, hanno reso celebre l’arte italiana. Si tratta di rispettare le diverse motivazioni di poetica, senza preclusioni snobistiche per il figurativo, senza rifiuti preconcetti per astrattismo, informale, pop art…
Le variazioni fortificano le esperienze e nelle acquisizioni del Museo Soffici e del ’900 italiano si ha un campione iniziale di ciò che intendiamo per serietà di ricerca e di partecipazione alle vicende espressive con i mezzi compatibili con la pittura, mezzi e capacità tutt’altro che superati.
Il curatore del Museo
Luigi Cavallo