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Fogli d'epoca (2024)

Fogli d'epoca. Riviste italiane 1900-1920

A cura di Luigi Cavallo

Le riviste che animarono i primi quattro lustri del ’900 sono documenti di un’epoca e pretesto per considerare con spirito obbiettivo l’evoluzione di una cultura che ha generato il mondo contemporaneo. Abbiamo riunito 57 testate con il corredo di illustrazioni che danno il senso delle scelte redazionali e del gusto di quella società.

È come rimettere in vista fotografie che ci riguardano, in definitiva, anche a distanza di un secolo, senza più le generazioni che ne furono protagoniste: sono, queste carte, i progenitori, le nostre radici stampate su fogli che è bene non dimenticare.

Abbiamo scelto quello scorcio di anni, 1900-1920, che furono di nascita e di fiducia nel nuovo: arte nuova, diverso corso di pensieri filosofici, speranze di avviare migliori condizioni sociali, nuovo slancio nell’industria e nell’incremento dell’istruzione pubblica. Finché la guerra non decapitò le belle attese e le fece precipitare nell’oscurità.

Nei due anni che seguirono la conclusione del conflitto i combattenti, dall’una parte e dall’altra, erano ancora stremati, inetti a reggersi in quella ritrovata pacificazione, e in sostanza non riuscirono a ricondurre su binari equilibrati la locomotiva della modernità.

I governanti si fecero accecare dal rancore, dall’istinto di prevaricazione, dal meccanismo che aveva scatenato il conflitto: nazionalismo e avidità. In quello scorcio di tempo l’arte e la letteratura si illusero di poter ricostruire quel tessuto creativo che era stato distrutto, ci fu un pullulare, fino allora mai così nutrito, di iniziative editoriali, artisti, poeti, pittori e scultori rimettevano fuori la testa dai tuguri delle trincee. Prendeva corpo l’idea che la bellezza avrebbe salvato il mondo; ma il mondo avrebbe salvato la bellezza?

Si intendevano come squilli di tromba i richiami all’ordine, gli appelli a ripristinare il senso della vita nell’avventura della pace. Ma sappiamo quanto quelle aspirazioni durarono. E qui si ferma la nostra breve incursione nei fogli d’epoca italiani, avanti che il dopoguerra fruttifichi il seme amaro di un regime. Da “Il Marzocco” a “La Voce”, da “Lacerba” a “Valori Plastici”, a qualche raro giornale di Fiume, la storia del nostro Paese è scritta nelle riviste, è da consultare sul vero con la lente del distacco temporale, magari per trarne qualche vantaggio critico o un profitto civile.

Per arricchire con opere originali il percorso espositivo abbiamo recuperato le carte che Ardengo Soffici realizzò per legare le annate del “Leonardo”, de “La Voce” e di “Lacerba”, una sorta di arte applicata che, ancora una volta, mostra il valore del nostro artista.

Inaugurazione sabato 3 febbraio 2024 ore 17.00.

La mostra è realizzata col contributo del consiglio regionale della Toscana.
 

Locandina

Orari: venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00-13.00/14.30-19.00

Ingresso gratuito.

Info: www.museoardengosoffici.it

Email: info@museoardengosoffici.it

 

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