FAMIGLIA ADOXACEAEA
A questa Famiglia appartengono nel mondo 5 generi e circa 160 specie, in Italia 3 soli generi, uno (Adoxa che da il nome alla famiglia) di specie erbacee e 2 legnose. Le foglie, opposte, possono essere semplici o composte; i piccoli fiori sono ermafroditi, con corolla a 5 segmenti e riuniti in capolini terminali; il frutto è una drupa.
Sambucus ebulus L., (Ebbio), presente al Bargo, infiorescenza e (a) frutti e foglie.
Il genere Sambucus è rappresentato da specie legnose o erbacee perenni di rilevanti dimensioni; le foglie sono imparipennate (5-11 segmenti dentellati), con o senza stipole; i piccoli fiori (calice a 5 brevi elementi, corolla rotata pure a 5 lacinie patenti e poi riflesse, bianca, purpurea o gialla) sono riuniti in cime o pannocchie terminali; il frutto è una drupa tondeggiante.
S. ebulus: la pianta un tempo era assai nota nella medicina popolare, ma attenzione all’utilizzo, essa può infatti determinare effetti fortemente lassativi e soprattutto, per la presenza di glucosidi cianogenetici, anche arresto cardiorespiratorio. Si caratterizza per avere: il fusto, robusto, erbaceo, alto 80-150 cm; le foglie opposte a 5-9 segmenti lanceolato-acuminati, dentellati e brevemente picciolati; grandi stipole erbacee ad apice acuto; fiori bianchi o rosei con antere violette; la piccola drupa piriforme diviene nera a maturità.
Sambucus nigra L. (Sambuco). presente alle Cascine e al Bargo, infiorescenze e foglie e (a) la pianta in aspetto invernale.
S. nigra si distingue dalla precedente per le dimensioni (1-8 m di altezza) e per avere: il fusto legnoso e ramoso (non erbaceo); le foglie a 5-7 segmenti evidentemente picciolati; stipole nulle o molto piccole; le antere dei fiori gialle (non violacee). I frutti - solo ben maturi! - sono a volte utilizzati per la preparazione di sciroppi, che allungati in acqua, divengono eccellenti bevande dissetanti.
Viburnum opulus L. (Palla di neve), presente al Bargo, frutti maturi.
Il genere Viburnum è composto da arbusti o alberelli eretti; le foglie sono semplici, intere o labate, decidue o sempreverdi, con o senza stipole; i fiori (calice a 5 brevi segmenti; corolla rotata o campanulata a 5 segmenti; stami 5) sono riuniti in corimbi terminali e ramificati; il frutto è una drupa con un solo seme.
V. opulus: verosimilmente introdotto dall’uomo al Bargo per fini ornamentali. E' un arbusto alto 2-4 m che si caratterizza per le foglie palmatolobate e glabrescenti, picciolate e con stipole basilari lineari; i fiori sono bianchi ed inodori, quelli periferici all’infiorescenza sono più grandi dei centrali e a segmenti ineguali; il frutto è una drupa globosa, rossa a maturità.
Viburnum rhytidophyllum Hemsl. (Viburno a foglie rugose), presente alle Cascine, foglie e frutti.
V. rhytidophyllum è pianta di origine asiatica, introdotta a scopo ornamentale nel prato del viale dei lecci. E’ un arbusto o alberello alto 2-4 m che si caratterizza per essere a foglie persistenti, intere, a lamina ovata-lanceolata (lunga 7-15 cm), opposte, picciolate, senza stipole, con la faccia superiore rugosa e l’inferiore pelosa; i fiori bianchi tutti pressoché uguali; la drupa da rossa diviene nera a completa maturità.
Viburnum tinus L. (Viburno tino), presente al Bargo, fiori
V. tinus è un arbusto spontaneo abbastanza comune in Toscana, soprattutto in boschi e arbusteti mediterranei o submediterranei; è alto da 1 a 3 m e si caratterizza per essere a foglie persistenti, intere, lunghe 4-8 cm, picciolate e opposte; i piccoli fiori, bianchi o rosati ed inodori, sono riuniti in larghe infiorescenze in alto sui rami; i frutti sono costituiti da piccole drupe subglobose di un bel colore blu-metallizzato a maturità.