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Gli ambienti

Museo

Il Museo Soffici è collocato all’interno delle antiche Scuderie Minterno scuderie prima edicee. Quest’edificio ai piedi della Villa Medicea, proprio di fianco al muro di cinta dei giardini della proprietà voluta da Lorenzo de’Medici alla fine del ‘400, è successivo a questa di circa metà secolo. Come ricorda il nome, la sua originaria funzione serviva all’approvvigionamento dei cavalli e dei cani di caccia, quando la villa era usata dalla famiglia granducale come luogo di sosta per grandi battute di caccia che si tenevano nella riserva de’Medici, il Barco Reale. Le Scuderie furono edificate intorno al 1548 su progetto di Niccolò Tribolo, architetto esperto dei giardini medicei; al pianterreno, è ancora evidente l’affascinante struttura originaria, una enfilade di colonne di pietra serena e volte a crociera, una sorta di box in sequenza per ospitare i cavalli; si notano ancora gli antichi anelli in ferro per agganciare le redini degli animali alle colonne. Concepito come un edificio a tre blocchi, uno centrale più alto e i due laterali più bassi, tutto l’insieme (lungo ben 110 metri lineari) assomiglia ad una basilica, ovviamente laica, a tre navate.                

 

scuderie

Prima di salire al Museo Soffici, si nota una specie di ponte aereo tra il muro di cinta del giardino della Villa e le Scuderie: si tratta dell’antico passaggio che collegava i due edifici medicei, interrotto per sempre all’inizio dell’800 con la costruzione della Limonaia. Con la cessione dei beni dalla Corona allo Stato, la Villa Medicea, abitata nell’ultimo periodo della sua storia dai Savoia, divenne un bene statale, mentre le Scuderie furono cedute all’Associazione Reduci Combattenti che a sua volta le vendette al Comune di Poggio a Caiano. Infatti, nel primo dopoguerra, le Scuderie Medicee furono adibite al piano terra a laboratori artigianali e al primo piano ad appartamenti privati. Nel 1978, a causa di un incendio, le Scuderie Medicee subirono ingenti danni, con il crollo di alcune campate e di parte della copertura del tetto.

                    scuderie medicee anni '80

Dopo un primo intervento ad opera della Soprintendenza agli inizi degli anni Ottanta, l'Amministrazione comunale di Poggio a Caiano, con il sostegno dei fondi europei, decise di trasformare le antiche Scuderie in uno spazio culturale tramite un concorso ad inviti, terminato nel 1991 e vinto dal Gruppo Purini.

Biblioteca

L’edificio è stato ufficialmente inaugurato il 21 ottobre 2001. Frutto di due lotti di restauro, oggi al pianterreno hanno sede la Biblioteca Comunale F. Inverni, gli uffici dell’Assessorato alla Cultura, due sale conferenze, una grande sala espositiva per mostre temporanee collegate per temi e attinenza al Museo.

              galleria espositiva                 sala conferenze

Nel 2009, una porzione del primo piano è stata trasformata nel Museo Ardengo Soffici. Le sale della pinacoteca si snodano attorno ad una grande scatola di vetro, con funzione di lucernario. Il restauro ha cercato infatti di evidenziare la parte mancante dell’edificio, in seguito al crollo causato dall’incendio prima ricordato, con un materiale trasparente, come il vetro appunto, che consentisse al visitatore di osservare la parte ancora da restaurare, ben visibile dal lato opposto all’ingresso del museo. Si può notare come la struttura originale delle Scuderie sia composta al centro da una lunga galleria al primo piano, attorno alla quale si aprivano tanti ambienti, destinati nel passato agli stallieri, staffieri e cavalieri delle Scuderie e in tempi recenti trasformati in alloggi per gli abitanti poggesi. I vecchi cittadini chiamavano questo edificio “l’Androne”, per il fatto che la galleria centrale sembrava un grande ambiente di passaggio, un enorme andito appunto.